Settineri, Modica all’esame Aurora Alto Casertano: “Squadra forte, noi siamo pronti”

di Nunzio Currenti

Una storia da scrivere. Il Modica comincia la sua avventura in campo nazionale a caccia della Serie D. La formazione di Alessandro Settineri – nella semifinale nazionale – se la vedrà nella doppia sfida andata e ritorno con l’Aurora Alto Casertano formazione che si è regalata il secondo posto nel suo girone di Eccellenza (Stadio Marchese Del Prete – Venafro (IS))

Un cammino formato da 23 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte. Abbiamo intervistato alla vigilia Alessandro Settineri, l’allenatore catanese ha analizzato a 360° il percorso intrapreso.

Dal primo giorno Modica cosa ha rappresentato?

“Dal primo giorno ad oggi credo che questa squadra abbia fatto un percorso straordinario. Ha effettuato una grande rincorsa a un obiettivo irraggiungibile e che in silenzio, invece, abbiamo coltivato. Siamo riusciti a ottenerlo. Stiamo continuando a lavorare affrontando una semifinale nazionale”.

Modica cosa le ha dato sul piano umano?

“Modica da un punto di vista umano ha fatto conoscere delle persone per bene, persone con cui mi ci ritrovo anche fuori dal rettangolo di gioco perché sono persone che hanno dei valori importanti. Mi riferisco a tutti i dirigenti, ai massimi dirigenti, ma anche ai collaboratori che non ho portato io ma che ho trovato a Modica, ma che hanno gli stessi principi su cui ho basato la mia vita, che sono rispetto e lealtà”.

E sul piano tecnico?

“Non si finisce mai di imparare. Ogni esperienza ti migliora, ogni esperienza ti fa crescere. Dopo oltre 25 anni non si non si finisce mai di imparare”

La sua squadra dove è cambiata?

“Dal punto di vista tecnico individuale le doti erano naturali. Dal punto di vista collettivo probabilmente hanno condiviso l’idea che ho proposto e che hanno consolidato nel tempo, che ci permette di esprimere un buon calcio, forse un calcio diverso per queste categorie, ma che esalta probabilmente le doti individuali oggi sono messe al servizio del collettivo”.

Ci parli dell’avversario.

“Affrontiamo una squadra che in campionato ha quasi sempre vinto, segnando 97 gol. Un mix di giovani in una fase e, probabilmente, di maturazione. Vanta in rosa anche qualche giocatore già ben rodato tra serie D ed Eccellenza. Come noi vivono un momento di grande entusiasmo per cui mi attendo una partita difficile, dove dobbiamo avere grande rispetto e non dobbiamo di certo snaturarci”

Ci parli del suo gruppo.

Si tratta di un gruppo che deve essere stimolato al lavoro, ma che non si tira mai indietro. Ho mostrato disponibilità, ha la maturità per scindere momenti probabilmente di giovialità con i momenti di duro lavoro perché con lo staff siamo molto esigenti ei ragazzi non si tirano indietro”

Da San Cataldo a Modica.

“Credo che San Cataldo sia stata una tappa importante perché sono cresciuto non perché abbia vinto con tanti record ma bensì perché probabilmente è stato il punto in cui ho consolidato una idea di gioco che propongo e che mi ha maturato anche nella gestione dello spogliatoio, confermando che il perseverare e la cultura del lavoro probabilmente ti porta a successi inaspettati. A volte i sogni diventano realtà, come a San Cataldo, e spero che questa frase potrò pronunciarla tra un mesetto circa”