Serie D, il digì Strano: “Akragas la salvezza è vicina”
di Nunzio CurrentiSerie D22 Marzo 2024 - 15:00
A sei partite dalla fine (mancano sette giornate, ma dovrà riposare alla 35esima) l’Akragas è lanciata ormai per il rush finale per raggiungere la salvezza. Domenica all’Esseneto arriva l’Igea Virtus, formazione, tra le più in forma del momento con 10 risultati utili consecutivi, e una sterzata arrivata dopo sette sconfitte di fila. Un cambio di passo che non preoccupa un Akragas che in casa ha conquistato 22 sui 35 sinora conquistati. Per Graziano Strano, direttore generale del Gigante, è la prima esperienza ad Agrigento.
“Provo una emozione unica e un grande senso d’orgoglio. L’Akragas è una piazza storica del calcio, al pari di Catania, Messina, Palermo e Siracusa. Abbiamo posto in un essere un programma di lavoro certosino con il diesse Cammarata e con il tecnico Marco Coppa. Ma, soprattutto, con il patron Deni, persona perbene, molto determinato, lungimirante e impeccabile sul piano degli impegni. Ha tante idee, ma la nostra spada di Damocle rimane il campo di calcio”.
Marco Coppa è stato all’altezza del suo compito, mostrando grandi capacità.
“Marco è un allenatore importante. Dopo l’1-4 della prima giornata è riuscito a gestire le critiche e a mettersi a lavorare sodo senza guardarsi indietro. Ha avuto la sua grande opportunità. E sino ad oggi ha giocato benissimo le sue carte. Sul piano umano non lo scopro di certo io. Speciale”.
Accanto a lui un tecnico altrettanto preparato.
“Samuele Costanzo era reduce dal ciclo di Mazzarrone. La chiamata di Marco (Coppa ndr) lo ha senz’altro motivato a vivere una scelta di crescita e di vita importante. È un tecnico molto preparato. Insieme hanno creato una bella simbiosi operativa che ha fatto la differenza. A mio avviso anche con le grandi, che hanno budget importanti, non abbiamo sfigurato, anzi. Un esempio? La vittoria sul Casalnuovo”.
La squadra è vicina all’obiettivo, ormai.
“Era importante recuperare Litteri. Un onore averlo in squadra. Un attaccante fortissimo che attacca la profondità ed è forte di testa. Abbiamo preso giovani importanti. Abbiamo fatto del lavoro il nostro mantra. Ora dobbiamo pensare solo a noi stessi, a non fare tabelle. Sino alla fine, insomma. Un plauso a Peppe Cammarata, un direttore sportivo importante. Uno che sa come muoversi. Uno che gestisce bene il gruppo, uno che sa fare squadra”.
Il Trapani ha stradominato il campionato.
“Chapeau ad Alfio Torrisi. In un contesto così esigente ha saputo tenere botta, non ha mollato un attimo, è in finale pure di Coppa. Solo applausi”.
Come giudica la Serie D di quest’anno?
“Un campionato stratosferico con budget importantissimi, con tecnici e allenatori importanti. Poi ci sono squadre che hanno saputo fare del lavoro il loro punto di forza, investendo in risorse tecniche”.