Pressing: applicazione e consigli per gli allenamenti

di Redazione

Schemi, moduli di gioco, metodi di allenamento, preparazione atletica, tecnica e tattica: sono tanti gli “ingredienti” che stanno alla base del gioco del calcio, così come tanto è il lavoro che settimanalmente affronta una squadra prima di scendere in campo.

Sia tra i professionisti che tra i dilettanti, quella dell’allenatore è una figura di primo piano. Insostituibile. E’ il collante che tiene unito il gruppo e lo motiva, ma anche il maestro (o se preferite l’inglese, il mister) che dà forma al gioco di una squadra.

Con questa breve premessa, parte oggi “Il calcio è…”, una nuova rubrica di SICILIAINGOL – a cura di Rino Tilotta, allenatore in possesso del patentino di “terza categoria”, che nelle ultime stagioni ha guidato Misilmeri, Bolognetta e Ciminna – che passerà in rassegna i fondamentali tecnico-tattici, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle attività svolte dalle formazioni di calcio durante gli allemanti.

Appuntamento ogni mercoledì. Il primo articolo è dedicato al PRESSING. Buona lettura.

Il pressing nel calcio a zona è di fondamentale importanza per praticare un gioco moderno, efficace e altamente offensivo. Pensate quanto sia difficile costruire una palla gol partendo dalla propria area, per poi concludere l’azione nella porta avversaria. L’alternativa è il lancio lungo dalla difesa verso gli attaccanti, ma le probabilità di perdere il possesso della palla sono elevate. Il pressing alto nella metà campo avversaria, sui portatori di palla, può essere invece l’arma migliore per raggiungere in breve tempo la zona-gol.

Il pressing è di squadra e in un sistema di gioco classico a zona come il 4-4-2 gli attaccanti sono i primi difensori della squadra perché devono attaccare i difensori avversari che, trovandosi in difficoltà, o rischiano di perdere la palla o sono costretti al lancio lungo. Il laterale destro (o tornante destro) dovrà fare pressing alto sul giocatore di fascia sinistra (esterno sinistro di difesa) della squadra avversaria; mentre il laterale sinistro (o tornante sinistro) sarà impegnato sul giocatore di fascia destra della squadra avversaria (esterno destro di difesa).

Il pressing va effettuato anche dai due centrocampisti centrali che giocano nella mediana e che devono aggredire a turno i centrocampisti avversari per limitare le loro giocate e per tentare di togliere loro il possesso della palla. Durante il lavoro di pressing la squadra deve essere molto corta in 50-60 metri e la distanza fra i reparti (attacco verso centrocampo e centrocampo verso difesa) di 15-20 metri. E ciò sia in fase di attacco che in fase di difesa. In fase di attacco, la difesa dovrà essere molto alta, quasi nel proprio cerchio di centrocampo; i centrocampisti e gli esterni alti destro e sinistro dovranno trovarsi nella metà campo avversaria a lottare per la conquista della palla.

Nell’attuazione del pressing è importante la fase di temporeggiamento sui portatori di palla avversari: andare veloci sul diretto avversario senza temporeggiare davanti alla palla, può rendere inefficace l’azione di pressing. Durante la fase di pressing, i 4 difensori (centrali ed esterni) dovranno essere molto concentrati per due motivi: se i giocatori avversari pressanti lanceranno lungo la palla, dovranno essere pronti a conquistarla; se invece sono riusciti ad evitare l’azione di pressing degli attaccanti e dei centrocampisti e puntano verso l’area di rigore, i difensori dovranno essere pronti e tempestivi nelle chiusure. Massima concentrazione anche per il portiere, che qualora fosse necessario potrebbe agire da ultimo uomo: un vero e proprio difensore aggiunto in caso di necessità. Ecco spiegato perché il pressing è di squadra e perché tutti i giocatori devono partecipare attivamente con grande concentrazione.

CONSIGLIO PER GLI ALLENAMENTI. Partitelle 7 contro 5 in una metà campo, con 2 portieri per squadra (A e B). Alternare 15 minuti di partita pressing con altri 15 minuti di partita no-pressing, con 6 giocatori di movimento che attaccano facendo pressing e temporeggiamento sui 4 difensori (due centrali e due esterni) avversari in possesso di palla. I 6 giocatori devono essere 2 attaccanti e 2 centrocampisti centrali, più 2 esterni alti laterali destro e sinistro. Per ogni gol realizzato dalla squadra A, un punto. Se invece la squadra B riesce a superare l’ azione di pressing e va in gol, due punti. Dal momento che sono in inferiorità numerica (cioè 4 contro 6). Così facendo allenamento dopo allenamento si inculcherà nella mente dei giocatori l’azione di pressing rapida e immediata sui portatori di palla avversaria in qualunque zona del campo.