Fabio Sciacca non vede l’ora: “Che emozione essere al Mondiale”

di Nunzio Currenti

Il 7-2 inflitto al Messico conclude il periodo delle amichevoli. Da oggi, a Dubai, è scattato il conto alla rovescia per il Mondiale di beach soccer, dove l’Italia parte tra le grandi favorite. Per Fabio Sciacca – al primo Mondiale sulla sabbia – sarà un momento speciale. Il catanese vive proprio grazie al beach soccer una vera rinascita. Nel 2023, infatti, sono arrivati l’Europeo e il Mondiale per club. Oggi al termine dell’amichevole ha parlato proprio Fabio che, tramite l’Ufficio stampa della Figc – si apre a tutto tondo, raccontando la sua carriera e i suoi sogni.

 

Due Mondiali: uno nell’Under 20 e uno nel beach soccer

 L’Italia si presenta al Mondiale, come detto, da campione d’Europa in carica, anche se nel roster a disposizione di Del Duca solamente il capitano Emmanuele Zurlo, Andrea Carpita e Josep Gentilin hanno già giocato questa competizione: “Per tutti noi essere qui è il massimo. Per chi ha scelto di giocare a beach soccer è la cosa più bella che possa capitare. Abbiamo entusiasmo e voglia di dimostrare che siamo qui perché questo Mondiale ce lo siamo conquistati sul campo”.

Ma se per Sciacca il campionato del Mondo sulla sabbia è una prima volta, non lo si può dire per un Mondiale in assoluto, visto che nel 2009 giocò con la Nazionale di calcio – allenata da Francesco Rocca – quello U20. Sciacca, considerato uno dei talenti emergenti di quegli Azzurrini, col 10 sulle spalle giocò 5 partite e ricorda bene quei momenti in Paraguay: “Qualcosa che porterò per sempre dentro di me, fu una bella avventura”.

E se poi la carriera di Sciacca nel calcio non è andata come lui in primis avrebbe sperato “il beach soccer mi ha dato una seconda possibilità, questo Mondiale lo vivo così. Me la voglio giocare fino alla fine, perché la sabbia mi ha accolto ridandomi il sorriso. Non so in quanti possano dire di aver giocato due Mondiali, uno nel calcio e uno nel beach soccer: voglio dare il massimo e godermi ogni minuto”.

Una rivincita, visto che in Paraguay non andò per un problema di salute

Anche perché, a proposito di Paraguay, all’edizione 2019 del Mondiale di beach soccer, quella in cui l’Italia arrivò fino alla finale persa per mano del Portogallo, Sciacca non partecipò per serio problema di salute: “Dubai è una rivincita, il segnale che non bisogna mai mollare, essere qui mi rende doppiamente felice. Sarò esordiente ad un Mondiale di beach soccer, ma so di essere uno dei più grandi, perciò sento anche la responsabilità del provare a essere di aiuto ai più giovani. In questi giorni sto provando una gioia immensa e voglio trasmetterla: in Nazionale c’è un gruppo straordinario, che raramente mi è capitato di trovare in tutta la mia carriera”

La Famiglia

Sei giorni e sarà Mondiale: “Una cosa possiamo prometterla a tutti i tifosi che ci seguiranno dall’Italia: che questo gruppo lotterà fino all’ultimo secondo per portare la Nazionale il più avanti possibile, vogliamo sognare e provare a fare qualcosa di grande. Avendo vinto l’Europeo a settembre avremo molti occhi puntati addosso, in tanti ci aspetteranno al varco, ma non dobbiamo pensarci: il nostro focus deve essere su una gara per volta. Siamo consapevoli della nostra forza e vogliamo portarla anche in campo”.

E il sostegno dei tifosi, ma anche di parenti e familiari farà sentire meno soli gli Azzurri, anche a 5.000 km di distanza: “Comunicare a casa fra gli impegni e le tre ore di fuso orario non è facile, ma la mia famiglia, i miei bambini e la mia fidanzata non mancano mai di farmi sentire il loro entusiasmo. Stiamo facendo insieme il countdown, mi danno grande energia: tutti quanti qui vogliamo fare un grande Mondiale anche per i nostri affetti”.