Leonardo Zinna (Margheritese) 37 gol quest’anno: “A Misilmeri sarà una bella sfida”

di Valentino Sucato

Si giocherà a Misilmeri lo spareggio inter-girone di Prima Categoria Margheritese -Futura Brolo. Due squadre che vi arrivano dopo una stagione lunga. Entrambe terze nei rispettivi gironi sono due squadre con caratteristiche diverse con in comune la caparbietà.

Ventotto anni in Prima Categoria, attaccante letale. Leonardo Zinna ha portato la Margheritese allo spareggio finale che si giocherà in Promozione. Quest’anno un’incredibile serie di marcature. Che stagione è stata la tua?

“La mia stagione è stata emozionante, c’è chi con cuore mi dice che questa e quella dello scorso anno sono state cruciali per cominciare a raggiungere la cosiddetta maturità calcistica.È stato un incredibile anno e se penso che domenica volgerà al suo termine, divento quasi nostalgico. Non nego che è stato un anno sacrificante, (il calcio comporta dei sacrifici anche in queste categorie), intenso, emozionante, a volte anche difficile. Se dovessi descrivere questa stagione, faccio fatica a trovare le parole, forse l’unica che mi viene in mente è inaspettata. Per i gol realizzati: 32 in campionato e 5 ai playoff. Spero di aggiungere qualche altro gol domenica per la finalissima”

Sei il terrore di tutte le difese… con il calcio nel sangue.

“Ho cominciato a giocare sin da piccolo, già a tre anni avevo il pallone tra i piedi, eravamo e siamo anche adesso una cosa sola. Comincio da una scuola calcio di paese, per poi giocare in diverse categorie eccellenze, promozione ecc.E da due anni a questa parte ho deciso di sposare il progetto della Margheritese calcio dove praticamente mi sento a casa. Praticamente si, da 2 anni sto seminando un po’ di panico alla difese avversarie. Qualsiasi avversario mi fa la solita domanda: ‘ma cosa ci fai in queste categorie?’ “

La società quale obbiettivo si era posto all’ inizio ?

“La società ha posto l’obiettivo, in primis, di sposare il progetto calcistico che risiede in radici storiche di una squadra che esiste ormai da più di un decennio e che porta nomi importanti. A tal proposito voglio ricordare Pino Ciaccio (che non ho mai conosciuto di persona ndr), grande calciatore che ha fatto la storia di questa squadra (insieme ad altri ndr) e che ci ha lasciati qualche anno fa.Sicuramente uno degli obiettivi è anche quello di condividere dei valori importanti: l’umiltà, la passione, il fare squadra, la determinazione, la dedizione, il rispetto. Ultimo, non per ordine di importanza, c’è quello della vittoria dei campionati ma che si raggiunge solo se hai saldi in mente e se condividi, come tuoi, i valori del progetto. È un ciclo, una catena, puoi lottare e vincere solo se fai tuo il progetto e se ci credi. Mente e cuore devono andare di pari passo”

Squadra fortissima la vostra. Nel corso del campionato avete avuto qualche periodo non positivo. Quello iniziale con le sconfitte con lo Sport Palermo e Valderice e quello tra fine del girone di andata e l’inizio del girone di ritorno. Addirittura tre pareggi in casa (Renzo Lo Piccolo, Sport Palermo e Belice) e uno sconfitta esterna (Palermo Calcio). Che cosa è successo ? E come ne siete venuti fuori?

“So che è una frase fatta quella che sto per dire ma, si vince e si perde. Dobbiamo considerare una componente che, anche se non amiamo, entra in gioco sempre, quella è la fortuna e non la puoi controllare. La squadra è sempre stata compatta, sia con Mister Campisi che adesso con il tecnico Geraldi. Entrambi ci hanno trasmesso la passione, la dedizione e il gioco di squadra. Se siamo arrivati fin qui è grazie ad entrambi che stimo moltissimo. I momenti no ci sono sempre stati, a volte basta solo essere focalizzati sull’obiettivo ed essere squadra, la mia vena romantica dice che come una squadra abbiamo superato soprattutto i momenti no, insieme, uniti, sempre. Una famiglia riesce sempre a superare tutto”

Eppoi arriva qualcosa di incredibile. Finale play off Alcamo – Margheritese 3-5 e tu ne hai quattro: praticamente un uragano contro l’Alcamo.

“Riguardo i video e a oggi non so come ho fatto a giocare in quel modo, penso sia stata la Domenica perfetta. Come tutti, il giorno dopo riguardo sempre le partite per capire dove si può migliorare e mi sento di dire che il gioco di squadra è stato quasi impeccabile. Il merito, però, non è solo mio ma di tutta la squadra. Mi piace pensare che i gol sono il risultato finale, importantissimo, di un lavoro che prima di tutto parte da dietro. Testa e cuore!”

Adesso vi giocate la promozione siete due squadre diverse: il Futura più cinica, più attendista e capace di chiudersi e saper soffrire. Voi  più vocati al calcio spettacolare con partite ricche di gol. Che prevedi a Misilmeri?

“Sono fiducioso, a prescindere dal risultato, sono fiero di tutto quello che abbiamo costruito, di come abbiamo giocato e soprattutto di aver dimostrato l’attaccamento a questa maglia. Penso che entrambe le squadre daranno il massimo per portare questa vittoria in casa”

Come arrivate a questa finale ? L’ ultima vostra partita il 28 Aprile, loro hanno giocato domenica scorsa: questo può fare la differenza?

“Secondo me si, siamo stati qualche settimana fermi senza giocare e secondo me un po’ influisce, aldilà che ci siamo sempre allenati, siamo stati penalizzati perché comunque abbiamo fatto due partite e abbiamo subito qualche espulsione che ci condiziona per la finalissima loro invece hanno fatto soltanto una partita, quindi senza subire gialli o rossi e arrivano alla finalissima al completo. Aldilà di tutto noi ce la metteremo tutta”

Come si sta vivendo questa avventura nel cuore del Belice?

“Quel che contraddistingue il popolo margheritese, rispetto ad altri, è proprio l’amore verso questa squadra. Mi piace descriverlo come una tifoseria che a volte ci ha dimostrato di crederci più di noi e ci ha seguiti ovunque.Posso dire che ormai siamo diventati quasi idoli, soprattutto dei bambini che ci guardano e che ci ammirano, quasi come fossimo degli esempi da seguire. Mi sono ritrovato spesso a firmare autografi e a fare tantissime foto anche con i più piccolini con pochi mesi di vita e non nego che questo mi ha fatto sentire pieno di vita. A volte, con poco, puoi regalare emozioni e di questo ne sono prova i sorrisi, le lacrime di gioia, i ringraziamenti di chi crede in me e nei miei compagni. Ci sono state anche delle critiche, ma basti pensare che sono costruttive e che ci hanno dato forza.Sperando di non deludere le aspettative, mi aspetto una finale intensa, una finale all’insegna del calcio, mi aspetto, a nome di tutti, di dare il massimo. Forza Margheritese sempre”