La condanna della Lnd, Sandro Morgana “Questo non è calcio, questo non è sport. Oggi abbiamo perso tutti.”
Giovanili07 Aprile 2025 - 16:36
Con parole nette e accorate, il presidente del Comitato Regionale Sicilia della LND, Sandro Morgana, ha espresso la sua totale condanna per la vile aggressione subita dall’arbitro durante l’incontro playoff Under 17 tra Russo Sebastiano Calcio Riposto e Pedara, andato in scena ieri sera allo stadio “Luigi Averna” di Riposto.
“Un episodio gravissimo – ha dichiarato Morgana – che ha scosso l’intera comunità sportiva e che ci riporta drammaticamente indietro nella lotta contro la violenza negli stadi, una battaglia che da anni portiamo avanti con determinazione.”
Secondo quanto ricostruito, al termine della gara il direttore di gara è stato vittima di una brutale aggressione, colpito con calci e pugni. Fortunatamente, le sue condizioni non destano preoccupazione e, dopo le prime cure ricevute, si trova ora a casa. Ma resta, come sottolinea Morgana, “una gravissima ferita morale e l’indignazione per quanto accaduto”.
“Ho portato personalmente la mia solidarietà all’arbitro – ha aggiunto – abbracciandolo simbolicamente a nome di tutto il movimento. Un gesto doveroso, per ribadire il mio pieno supporto a lui e a tutto il mondo arbitrale. Un episodio come questo non può e non deve rimanere impunito. Confido in provvedimenti rapidi, severi e decisivi. Dobbiamo impedire che simili atti di violenza si ripetano.”
L’episodio arriva a pochi giorni dal Torneo delle Regioni, evento simbolo per il calcio giovanile e per la promozione dell’immagine della Sicilia a livello sportivo, culturale e turistico. Una coincidenza amara, che secondo Morgana “disturba profondamente la vigilia di un momento fondamentale per la nostra terra”.
Morgana ha poi rivolto un appello a tutto il movimento calcistico, dalle società alle famiglie, dalle istituzioni alle forze dell’ordine: “È il momento di unire le forze e dare un segnale forte e chiaro. Lo sport deve rimanere un luogo di rispetto, educazione e sano agonismo. La violenza non può e non deve trovare spazio nei nostri stadi.”
Il presidente ha infine condiviso e fatto proprie le parole dell’Associazione Italiana Arbitri, che ha definito l’episodio “una vergogna per lo sport”. “Questo non è calcio, questo non è sport – ha ribadito Morgana – oggi abbiamo perso tutti. Ma proprio da questa sconfitta dobbiamo ripartire, più uniti che mai, per costruire un calcio diverso, fondato sui valori veri.”
L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e la raccolta delle prove – tra cui il video dell’aggressione – rappresentano i primi passi verso l’identificazione dei responsabili. Ma per Morgana, il lavoro non finisce qui: “Non vogliamo fermarci. È il momento di rilanciare con forza l’azione di chi ama il calcio, di chi ci crede davvero.”