Il Valzer delle panchine entra nel vivo, mister Di Matteo “Aspetto un progetto intrigante”

di Giuseppe La Russa

Domani inizierà il countdown finale alla stagione 24/25 e con lei si sveleranno le prossime squadre dei campionati dilettantistici , con i loro giocatori ma, soprattutto, con la figura dell’allenatore, sempre in continua evoluzione e con nuove prospettive futuribili. Al termine della stagione trascorsa, abbiamo parlato con mister Gianfilippo Di Matteo, di recente allenatore del Casteltermini, facendo un bilancio complessivo del campionato appena trascorso e delle nuove prospettive per quello prossimo.

Mister Di Matteo, nonostante l’amaro epilogo con il Casteltermini, come valuti la stagione appena trascorsa?

“Guarda io credo sia stata una bella esperienza, Casteltermini e il suo caloroso pubblico nel bene e nel male ti lasciano il segno. È una piazza calda che di certo può fare grandi cose. Io sono arrivato che erano penultimi e siamo usciti dalla zona play out senza mai esserci entrati più. Poi diverse vedute, che nel calcio ci possono più o meno stare,non mi hanno permesso di portare fino alla fine la squadra ad una salvezza che, fino al mio arrivo, sembrava complicata. Credo che alla fine è stata uno scorcio di stagione positiva, ho avuto modo di confrontarmi con una piazza esigente e con compagini di livello, quali erano quelle presenti nel girone C. Poi ovviamente non devo essere io a valutare il mio lavoro e quello dei ragazzi che ho avuto la fortuna di allenare.”

C’è stata qualche telefonata da tenere in considerazione?

“Ti dico quello che dico sempre a chi entra nel mio spogliatoio, il calcio è divertimento e gioia. Se il telefono squillerà spero arrivi un progetto che mi permetta di mettere tutto me stesso e soprattutto di divertirmi a fare calcio. Chi mi conosce sa che non mi risparmio e do anima e corpo. Ad oggi ho avuto la fortuna di trovare sulla mia strada per buona parte della mia carriera, l’opportunità di accettare sfide difficili. Se sarà una sfida che mi accenderà quella scintilla, al di là del progetto o la categoria, stai certo che darò tutto per stesso per quella causa.”

Quest’anno l’Enna, la tua città, è riuscita a mantenere la D. Tu ne sei stato uno degli allenatori nelle passate stagioni. Che emozione ti ha dato il raggiungimento della salvezza?

“Tifo ogni singola squadra che ho allenato, faccio questa premessa. Ma ho avuto l’onore di esserci quando questo progetto è iniziato, per questo sono coinvolta emotivamente, ma anche perché essendo ennese c’è sempre quel pizzico in più di coinvolgimento. Credo che la società abbia fatto un percorso importante quest’anno in serie D da neo promossa. Se ha fatto errori? Probabile! Ha fatto un grande percorso? Certo! Credo che una società cresca passo passo e io so da dove sono partiti e dove sono arrivati, in un capoluogo di provincia forse tra i più “poveri” d’Italia.
Oggi non è più facile fare calcio a certi livelli ,quindi questa salvezza prende ancora più valore.”

Al Casteltermini hai avuto Piero Rosselli che ieri si è ritirato dal calcio giocato a soli 24 anni. Cosa pensi di questo suo ritiro?

“Guarda mi stai lasciando sbigottito, è una cosa che non sapevo. Di certo avrai i suoi buoni motivi, anche se spero che ci sia un ripensamento. Io sono un allenatore che dà molto credito all’aspetto umano e Piero è un ragazzo straordinario, oltre che ad essere un calciatore che ha quel qualcosa in più. Gli auguro ogni bene e spero sia solo una decisione frutto di problemi momentanei e che possa tornare sui suoi passi.”

Questa sera due grandi allenatori possono scrivere la storia dei propri club. La gara fra PSG e Inter sarà determinante per riportare quel trofeo delle grandi orecchie in Italia dopo 15 anni. Cosa ne pensi?

“Luis Enrique è un allenatore che di certo sa come si vince e ha dimostrato al PSG che non c’è bisogno di grandissimi nomi per scrivere la storia, di certo vince la champions sarebbe la ciliegina sulla torta nel grande percorso che sta facendo anche con i francesi. Simone Inzaghi ad oggi ha ancora tutto da dimostrare, si un tecnico preparato che ha dato una nuova identità al 3:5:2,che tatticamente ha fatto cose importanti, ma oggi alla luce di quello che è successo in campionato nelle ultime giornate ,a mio modo di vedere è più un campionato perso. La champions di certo sarebbe una vittoria importante, dimostrare il suo valore assoluto e le sue potenzialità sarebbe una vittoria per lui, l’Inter,ma anche e soprattutto per tutta l’Italia calcistica .”