Il Canicattini fra valorizzazione e accoglienza, parla il DG Paolo Gallo

di Francesco Testa

Tre insperate salvezze conquistate all’ultimo respiro, ma anche tante, tantissime soddisfazioni. Il Canicattini, realtà sportiva relativamente piccola ma poliedrica, si appresta ad affrontare il campionato di Promozione per il sesto anno consecutivo. Fra valorizzazione dei giovani e accoglienza nei confronti degli immigrati, in vista della stagione 2025-2026 l’obiettivo è quello di un deciso cambio di passo.

Un’eredità da tutelare

Il Canicattini è una piccola realtà con una grande tradizione calcistica”, esordisce Paolo Gallo, che in quel di Canicattini Bagni ricopre il ruolo di direttore generale. Nel corso della sua storia centenaria, la compagine iblea ha più volte affrontato le insidie del massimo campionato regionale. Le ultime durante i primi anni Duemila. “Un blasone che, rapportato all’entità demografica del nostro comune, rappresenta un lusso e un’eredità da tutelare”, aggiunge. “Dopo aver conquistato, per mezzo di grandi sacrifici, la permanenza in Promozione, la nostra volontà è quella di cambiare registro. Stiamo imbastendo un progetto di rilancio che avevamo in mente da tempo, pur essendo ben consapevoli delle sfide che ci attendono”.

Le basi del progetto, fra conferme e nuovi arrivi

Un progetto di rilancio basato in primo luogo sulla formazione giovani e sulla sostenibilità. “Punteremo in primo luogo a creare un vivaio numeroso”, dichiara. “Un vero e proprio serbatoio di potenziali talenti provenienti tanto da Canicattini, quanto dai comuni limitrofi. La nutrita partecipazione agli stage tenuti il 3 e il 10 luglio è stata una buona risposta, e per il futuro sarà fondamentale il lavoro della dirigenza e dei tecnici”. Non per nulla nel rinnovato organigramma giallorosso figurano i nomi degli esperti Dario SavarinoSeby Zuccalà, con quest’ultimo che – nell’ambito del settore giovanile – verrà coadiuvato da Lorenzo Ficara e Antonello Randazzo. Per quanto riguarda la prima squadra, invece, Nello Velasco sarà sia collaboratore tecnico, sia preparatore dei portieri. A ricoprire il ruolo di allenatore, infine, sarà ancora una volta Francesco Insangune: “è un tecnico preparato, ma anche e soprattutto una persona perbene”, afferma. “Io e lui abbiamo la medesima visione”.

Un mercato avvincente

Visione che punta ad esaltare anche gli elementi più esperienti. Hanno trascorso la scorsa stagione nella vicina Palazzolo i nuovi arrivati Fernando Martinez e Pablo Coria. Dall’Acicatena, invece, è stata prelevata la prolifica punta Luigi Rossitto, mentre dal Megara sono arrivati il centrocampista Giuseppe Barcio e l’attaccante Gabriele Ferraguto. “Sono indubbiamente acquisti di qualità e di esperienza. A loro, così come ai vari senatori della squadra, affiancheremo diversi giovani”, spiega. “Questi ultimi avranno l’occasione di crescere e di lottare per una maglia da titolare. È un qualcosa che, nel corso della mia esperienza, ha sempre funzionato. Favorisce le condizioni per poter svolgere un campionato in cui si può lottare da pari a pari con le altre formazioni che puntano alla salvezza, spesso e volentieri con qualche sofferenza in meno”.

Fra valorizzazione e accoglienza

Ultimo ma non meno importante tassello del nuovo progetto canicattinese, è quello relativo all’accoglienza. “Già durante la scorsa stagione abbiamo deciso di affiancare il SAI – il Sistema Accoglienza Integrazione, NdR – favorendo mediante il calcio l’integrazione di giovani e giovanissimi immigrati”, racconta. “È un progetto che vogliamo portare avanti, e magari espandere. È una grossa possibilità tanto per la nostra squadra, quanto per l’intero comune”. Circa le favorite della prossima stagione, invece, il DG canicattinese preferisce non sbilanciarsi, pur non nascondendo le proprie ambizioni. “È difficile dare un giudizio in questa fase, considerando che le varie formazioni sono ancora in costruzione. Le compagini che al termine dello scorso hanno conquistato un piazzamento play-off hanno, secondo me, delle buone possibilità di ripetersi. In cuor mio spero che anche noi potremo riuscire a raggiungere i piani alti della graduatoria”. “Fondamentale, però, sarà in primo luogo mantenere la categoria, e raggiungere la salvezza in modo più tranquillo rispetto alla scorsa stagione”, conclude.

(Immagine tratta dalla pagina Facebook del Canicattini Calcio)