Enna, parla Giovanni Campanella: “Dobbiamo avere fame di vincere sino alla fine”

di Nunzio Currenti

Il primo match ball di una partita entusiasmante durata durata sinora 27 settimane. Giovanni Campanella, alla vigilia della partita contro la Rocca Acquedolcese, parla a cuore aperto e suona la carica. Esperto condottiero, pronto a vivere alla guida dell’Enna quella potrebbe rappresentare l’ultima battaglia di una cavalcata sinora entusiasmante fatta di continuità e di record con 20 vittorie, 5 pareggi e appena due battute d’arresto.

“Domenica – rivela il tecnico Giovanni  Campanella – abbiamo una partita difficile contro una squadra che farà di tutto per salvarsi direttamente. Non sarà facile assolutamente. Noi dobbiamo rimanere concentrati perché l’esperienza mi porta a pensare sempre che nulla arriva per caso”.

Cosa ha detto ai ragazzi all’inizio di questa settimana così importante.

“Che non è finita. Che non bisogna sottovalutare nessuno. Che domenica si potrebbe realizzare qualcosa di straordinaria. Conquistare quella Serie D che manca da 35 anni. Incontrare queste squadre non è mai facile. Loro hanno 30 punti in classifica e non possono permettersi passi falsi. Servirà il miglior Enna”.

Una partita a viso aperto, insomma.

“Più facile giocare con il Milazzo che ha meritato il pareggio. Abbiamo rischiato di capitolare nel doppio vantaggio. Poi, abbiamo non solo pareggiato i conti, ma siamo riusciti ad andare in vantaggio, venendo raggiunti sul 3-3. Noi bravi davvero a cambiare atteggiamento. Dopo cinque minuti già perdevamo di due reti. Poi è cambiata la storia”.

Lei ha già vinto l’Eccellenza a Licata.

“Similitudini? L’approccio alla partita deve essere sempre lo stesso. Occorre avere fame di vincere, fame di lavorare. Ognuno deve rimanere concentrato. Tutti hanno trovato spazio. Al mio arrivo eravamo 3 punti sotto. Ho trovato un gruppo straordinario. Gente abituata a vincere e lo ha dimostrato anche quest’anno. Sono contento che la società a dicembre non ha ceduto nessuno. Credo che questo sia stato uno degli aspetti vincenti”.

Domenica potrebbe essere il giorno giusto?

“Non voglio parlare di questo. Mi preme ringraziare questi ragazzi. Che non si sono risparmiati. Il mio grazie va a loro”.

Il Paternò in finale di Coppa Italia

“Io spero che con tutto il cuore la vinca. Ho giocato a Paternò tanti anni e ho allenato. Sono legato a quei colori. Nessuno può mettere in dubbio questo”.