Don Bosco 2000, Arena : “Ad Aidone il calcio ha il sapore antico e un presidente che arriva dal cuore d’Africa”

di Valentino Sucato

Don Bosco 2000, orgoglio di Aidone, borgo ennese nel cuore di Sicilia tra Enna e il Calatino. Salvezza tranquilla e tanta voglia di fare calcio grazie anche a tanti ragazzi che arrivano da lontano con mezzi di fortuna e qui trovano lo spazio per sperare e costruirsi una nuova vita anche dando un calcio ad un pallone.

Mister Salvino Arena, un campionato dominato da tre squadre, poi tanto equilibrio basti dire che voi siete arrivati sesti a 27 punti dalla seconda e a 7 punti dalla dodicesimo. Potremmo dire due campionati uno con sole tre squadre, poi uno con le altre 12  visto che il Riesi  è come se purtroppo non vi avesse partecipato?

“Si è vero è stato un campionato dominato da tre società, tre squadre di altre categorie. All’inizio della stagione e a dicembre tutte e tre  hanno fatto grossi  investimenti chi più e chi meno al fine di vincere il campionato. Ricordo che il Niscemi la stagione passata  si era salvato all’ultima giornata. Noi non abbiamo mai rischiato di finire  play out, siamo stati sempre nella zona alta dei play off”.

Infatti, alla fine del girone di andata eravate dentro la “griglia” dei playoff. Cosa è successo poi ?

“Alla fine del girone di andata eravamo al 4° posto con 22 punti, al ritorno a partire da dicembre tante squadre si sono ulteriormente rafforzate e noi per scelta siamo rimasti sempre gli stessi, anzi abbiamo pure perso qualche giocatore”

Forse il periodo decisivo si è avuto da fine gennaio con quattro pareggi di cui tre in casa e una sconfitta e con 14 gol subiti?

“Ad Aidone il calcio segue i ritmi della vita di un piccolo borgo all’ antica, e dunque paradossalmente soffriamo sempre il periodo di carnevale, per tradizione si balla il sabato per tutta la notte…e la domenica in campo si nota”

Una squadra di Aidone con aidonesi e tanta inclusione. Un mix di talenti da vari stati. Che dimensioni ha il calcio ad Aidone?

La ASD Don Bosco 2000 è formata da ragazzi di Aidone e dai ragazzi dei centri di accoglienza della Don BOSCO. Abbiamo una squadra multietnica, e a parte i calciatori aidonesi che sono bravissimi e sono il pilastro portante della squadra, abbiamo tanti ragazzi provenienti (i più arrivati coi barconi) da tutta l’Africa: 8 del  Gambia, 2 della Tunisia, 2 del Mali, 2 della Costa D’Avorio e 1 del Camerun. Obiettivo è quello dell’inclusione nella squadra e nella Città di Aidone.Per il calcio ed altro, Aidone deve dare merito ai centri di accoglienza Don Bosco 2000 di Aidone, Piazza Armerina, Pietraperzia e Villarosa, senza questi centri il calcio ad Aidone non esisterebbe”

Quale era il vostro obiettivo della stagione?

L’obiettivo della stagione era quello di fare un campionato dignitoso e di integrare i molti giocatori extracomunitari della comunità aidonese senza che nessun calciatore percepisse  rimborsi spese. E penso ci siamo riusciti.

Avendoli incontrati cosa dice? Serradifalco o Aragona?

“Tra Serradifalco e Aragona sarà una partita combattuta fino alla fine, credo che alla fine passerà la squadra di casa.”

Accademia Mazzarinese, una vera impresa sportiva. A cinque giornate dalla fine sembrava condannata a disputare i playout. Poi tre vittorie e due pareggi e la salvezza!

Come dicevo prima parlando di investimenti, la Mazzarinese ha investito a dicembre in nuovi calciatori e i risultati si sono visti.

Alessandria della Rocca – Sant’ Anna Enna: quale è il suo pronostico?

Tra Alessandria della Rocca e S. Anna, partita combattuta ma è in vantaggio la squadra di casa.

Che anno sarà il prossimo?

“Per il prossimo anno l’obiettivo sarò lo stesso di quest’anno, un campionato con dignità. Dobbiamo lavorare tutti a partire da me, il D. S. Angelo Tespi e il Presidente della ASD Don Bosco 2000 Dieme Cheikhou per avere a disposizione una punta centrale che concretizzi le occasioni che creiamo durante le partite, quest’anno, pur avendo creato tanto in ogni partita, abbiamo sofferto sul piano delle realizzazioni”.

Il presidente Deime Cheikhou

Il presidente Dieme Cheikhou