Comandatore (Niscemi): “Vittoria di un grande gruppo e di una società ambiziosa”

di Valentino Sucato

Affermazione del Niscemi che nella penultima giornata di campionato del Girone F di Prima Categoria batte i cugini del Gela in un derby senza storia per 4-0 e vola in Promozione.

Dietro alla squadra del tecnico Fabio Comandatore hanno saputo resistere solamente il Serradifalco e l’Aragona ma nulla hanno potuto contro gialloverdi che nelle ultime quindici partite hanno conquistato quattordici vittorie subendo una sola sconfitta a Serradifalco nello scorso 28 gennaio.

Mister che area si respira a Niscemi dopo questa vittoria? Niscemi è in festa per un un campionato vinto dopo 31 anni e credo che questa vittoria possa fare del bene a tutta la cittadinanza.Siete partiti con una sconfitta ad Aidone con il Don Bosco 2000, poi una grande cavalcata. Quando avete maturato la consapevolezza di poter vincere il campionato?

Siamo partiti con una sconfitta immeritata ma non ho mai avuto dubbi sul valore della mia squadra, formata da gente di categoria superiore e professionisti seri.

La sconfitta interna contro Sant’Anna e quella esterna contro il Serradifalco. Forse sono questi momenti più complicati?

Contro il Sant’Anna assolutamente no, perché, non per presunzione, abbiamo sempre dominato gli avversari. A Serradifalco il fattore campo ha penalizzato fortemente la mia squadra anche perché il campo di Montedoro dove gioca il Serradifalco credo che sia impraticabile per chi cerca di giocare a calcio. Detto questo senza nulla da togliere al Serradifalco squadra competitiva e molto forte. 

Serradifalco e Aragona poi il vuoto cosa avevano queste due squadre meno di voi?

Aragona e Serradifalco credo nulla, perché entrambe come noi costruite per vincere, forse avevano qualcosa in più a livello tecnico. È sempre difficile che un allenatore possa dare una risposta a questa domanda ma io gliela faccio comunque.

Chi è stato il giocatore con più voglia e più carattere nella vostra squadra?

Abbiamo mandato in gol 16 giocatori, tutti sono stati indispensabili e decisivi, li conoscevo tutti e li ho voluti io fortemente, se devo menzionare qualcuno dico il portiere Lamin Dibba, un ragazzo del Gambia arrivato l’anno scorso con il solito viaggio della speranza. Ricordo quando è arrivato al primo allenamento senza guanti e scarpe. Lo abbiamo accolto come un figlio, quest’anno l’abbiamo potuto tesserare e si è dimostrato un portiere di categoria superiore pur essendo un 2006.  Già ha delle grandi richieste da società di categoria superiore anche professionistiche.

Quali sono i progetti della società?

La società è ambiziosa credo che faranno un campionato competitivo.

Perché dice faranno e non dice faremo?
Io spero di rimanere a Niscemi non so ancora i programmi della società per adesso godiamoci questa vittoria e per il futuro ci penseremo a campionato concluso. Credo che indipendentemente da una mia riconferma o meno, Niscemi e la società sono sempre la mia prima scelta. Se sarò riconfermato o meno, bisogna chiederlo alla società; da quello che so, credo  faranno un altro campionato competitivo, io posso dire di voler rimanere. E comunque credo di avere buone possibilità.

A chi vuole dedicare questa vittoria?

Questa vittoria la dedico all’intera  città di Niscemi, alla società formata da dirigenti di grandi vedute, alla mia famiglia, ai calciatori a tutto lo staff tecnico sanitario e collaboratori, a mia moglie che è in dolce attesa che mi ha dato sempre la forza di lottare, e a mia nonna che è venuta a mancare 5 anni fa e la porto sempre con me in ogni partita.