Per il settore tecnico siciliano è solo la la conferma della qualità indiscussa degli allenatori siciliani. Il prof. Carlo Breve andrà insegnare tattica calcistica all’università di Scienze Motorie di Fuzhou. Cinque settimane, dal 6 maggio al 7 giugno, per vivere una grande esperienza di lavoro e di vita.

Cosa intende esportare ai cinesi?

“Conto di esportare la mia idea di calcio in un contesto internazionale dove vedono noi europei come Maestri di un’arte che da loro è poco conosciuta. Vorrei ricevere da loro la gratitudine per un lavoro che mi ha sempre appassionato da giovanissimo, gratitudine che purtroppo per tanti motivi non mi è stata riconosciuta dai nostri club”.

Insegnare cosa le lascia dentro, nella vita e nello sport?

“Io credo che nel Calcio ci siano due profili di Allenatori Gli insegnanti e tra questi Zeman, Sacchi ed oggi Sarri e i Gestori tra questi Bearzot, Mourinho, Ancelotti, Allegri. A me è sempre piaciuto insegnare riuscendo quasi sempre a tirare fuori il meglio dai miei calciatori. Insegnare mi lascia dentro il piacere di trasferire i miei valori e le mie competenze acquisite in quasi 50 anni di Calcio

I suoi maestri li hai citati tutti. Ognuno di loro cosa le ha dato e lasciato?

Bianchetti la voglia di essere innovativo Lo Certo, oltre ad essere avanti 20 anni rispetto a tutti, la lealtà di saper dire le cose in faccia Busetta la meticolosa preparazione di una partita. Papadopulo il coraggio di giocartela con chiunque. Auteri l’importanza della tattica

Il prof. Bianchetti ha da sempre ha avuto una vision internazionale. Come l’ha convinta? E cosa l’ha convinta?

Bianchetti mi ha cresciuto dagli 8 ai 20 anni e fino ad ora non ci siamo mai persi Per me è un punto di riferimento e quindi quando mi ha parlato di questa opportunità non ci ho pensato neanche un attimo

Cosa le avrebbe detto Santo Palma, se fosse ancora con noi?

Santo mi avrebbe telefonato e detto “vai Mister ed insegna calcio come solo tu sai fare”

Una dedica speciale

Una dedica Speciale al mio Papà che da nove anni non c’è più Lui mi avrebbe detto “ Mi ci puoi portare con te??”