A Noto tante le soddisfazioni, parlano Danilo Gallo e Angelo Caia

di Francesco Testa

Quarantatré punti. Il frutto di tredici vittorie, quattro pareggi e nove sconfitte, ma anche di quello che – con quarantasei reti messe a segno – è stato il quarto miglior reparto offensivo del girone. Da matricola, il Noto ha concluso la propria stagione in Promozione al quinto posto, sfiorando di pochissimo la disputa dei play-off. Numeri e dati in tutto e per tutto positivi, grazie ai quali Mister Danilo Gallo è riuscito ad ottenere tanto una meritata riconferma, quanto e soprattutto la stima di tutta la Noto sportiva.

A Noto tante le soddisfazioni

È proprio il tecnico granata che, in vista della prossima stagione, ha voluto tracciare un bilancio dell’anno trascorso. “Quella appena conclusa”, esordisce, “è stata sicuramente una stagione molto positiva. È stato un anno di crescita sia per noi dello Staff tecnico, sia per la Società, ed insieme a noi sono cresciuti anche i nostri tesserati”. “Quanto alla riconferma”, aggiunge, “ne sono davvero felice. Noto è riuscita a regalarmi tanto, più di ogni altra realtà, e vedere che così in tanti sono contenti della mia permanenza mi rende ancor più orgoglioso. Più di ogni altra cosa, ho messo al primo posto il cuore”. Ha un sapore agrodolce, inoltre, il suo ricordo più bello dell’anno: “la penultima di campionato, col Priolo. È un ricordo che in parte non può non essere amaro, vista la sconfitta subìta. L’applauso finale ricevuto dai numerosissimi tifosi presenti – che anche in settimana ci avevano fatto sentire la loro vicinanza – ha però suscitato in me una grande emozione. In tutta onestà, non sono riuscito a celarla”.

Valorizzazione dei giovani calciatori. Quella granata la società più premiata

Un insieme di sensazioni positive che in casa granata non saranno sicuramente mancate lo scorso 9 giugno. In quella data la LND ha infatti diramato la graduatoria del progettoValorizzazione giovani calciatori’. Il Noto è la società che, fra Eccellenza e Promozione, ha ottenuto più punti: ben 597. “Ne vado assolutamente orgoglioso” afferma a tal proposito Mister Gallo. “Avevo già vinto questo premio in Eccellenza – quando col Real Siracusa arrivammo primi nella graduatoria stilata per il nostro girone, pur essendoci piazzati all’ottavo posto in campionato – ma quest’anno la vittoria ha avuto un sapore ancora più dolce. In Sicilia, fra Eccellenza e Promozione, per quanto riguarda il progetto di valorizzazione abbiamo infatti ottenuto il primo posto assoluto, il tutto concludendo la stagione regolare da quinti classificati: la dimostrazione che anche con una squadra giovane si possono raggiungere risultati importanti”.

Altrettanto orgoglioso del riconoscimento è Angelo Caia, da sempre in prima linea per la valorizzazione dei giovani calciatori e dallo scorso ottobre Direttore sportivo della società netina. “Grazie alla nostra politica sostenibile, interamente incentrata sulla valorizzazione degli under”, afferma. “La nostra società ha raggiunto un traguardo che, in proporzione al quinto posto ottenuto in campionato, credo sia inimitabile. Basta vedere le posizioni raggiunte dalle vincenti dei due gironi di Eccellenza e dei quattro raggruppamenti di Promozione”.

Un movimento che ha ancora bisogno di fare progressi

In quanto a valorizzazione dei giovani, nonostante i recenti progressi l’intero movimento calcistico italiano è ancora indietro, specie rispetto a quanto avviene in altri paesi europei. È dello stesso parere Mister Gallo, secondo il quale “bisogna fare di più, in Sicilia come in tutta Italia”. “Fino allo scorso anno”, ricorda, “i 2004 rientravano nella categoria degli under pur essendo praticamente ventenni. Siamo, credo, indietro anni luce, considerando che in Spagna i 2007 giocano già in nazionale maggiore”.

L’Italia del pallone rischia di restare fuori dal mondiale per la terza volta di fila”, si inserisce il DS Caia. “Al netto di un’eccesiva esterofilia, ritengo che si presti poca attenzione ai vivai. Considerando che Balotelli, nel 2007, è stato l’ultimo minorenne di grande impatto nel Belpaese, una domanda mi sorge spontanea: un giovanissimo come Yamal, in Italia, avrebbe mai giocato in nazionale?”. “Nella prossima stagione proveremo ad alzare il gap, non inficiando l’utilizzo degli under”, aggiunge. “Nonostante l’assenza di obblighi in tal senso, prevediamo di far entrare stabilmente nel giro della prima squadra due atleti nati nel 2008. Il nostro obiettivo è quello di dare spazio ai giovani di qualità cresciuti nella nostra Sicilia, senza trascurare l’opera di integrazione nei confronti di culture diverse”, promette.

(Foto di Salvatore La Marca tratta dalla pagina Facebook del Noto Calcio)