Questione giovani, Abbenante duro”Bisogna cambiare mentalità”

di Giuseppe La Russa

Il tema dei giovani é un tema sempre più controverso nel panorama calcistico italiano. Sono sempre pochi i talenti che emergono e che riescono a costruirsi un futuro in questo intricato mondo. Da alcuni anni, nei vari campionati dilettantistici, sono stati introdotti degli obblighi per la frequenza di gioco dei giovani. Ma tutto ciò ha creato un altro fenomeno.  Federigo Tozzi nel suo libro “Con gli occhi chiusi” parlava dei cosiddetti “assalariati” ovvero quei cercatori di fortuna e millantatori. Oggi, a distanza di più di un secolo, sembra che ci troviamo nella stessa situazione, anche se stiamo parlando semplicemente del gioco del calcio, uno sport diventato troppo importante per questa nazione. Oggi quegli assalariati sono i procuratori o, per meglio dire, intermediari, che fanno gli interessi del calciatore, anche se alle volte pensano più per loro stessi, distruggendo così i sogni di quest’ultimo.

Un’ampia disamina sul tema giovani é stata affrontata con mister Riccardo Abbenante, ex, fra le altre di Partinicaudace e Mazara, attualmente svincolato.

Tema giovani “scottante”

“Mi fa piacere che mi fai questa domanda sui giovani. Purtroppo ad oggi penso che siamo la nazione con meno talenti al mondo, ma il problema è, secondo me alla base. Partendo dalle scuole calcio e dai settori giovanili ,è lì che costruisci la qualità futura del giovane calciatore ,ma ad oggi rispetto al resto del mondo siamo dietro anni luce. Capita spesso vedersi arrivare nelle prime squadre, calciatori che nn sanno controllare un pallone in maniera decente e che nn sappiano stare in campo e che soprattutto usano il piede non loro solo per salire le scale. Poi le varie regole dettate per far obbligatoriamente giocare i giovani hanno fatto il resto; si vedono solo ragazzini che  si atteggiano a grandi campioni, anche se fanno la terza categoria . Un giovane se bravo gioca ,nn ha bisogno di nessuna regola, ma sicuramente deve avere un’allenatore che nn abbia paura di metterlo in campo.”

Prospettive per il prossimo campionato di Eccellenza

“Spero sia una stagione ricca di buon calcio ,ci saranno a mio avviso, parlo del girone A di Eccellenza, squadre ben fatte che si daranno filo da torcere fino alla fine, anche perché nn vedo ad oggi corazzate tipo Athletic Club Palermo o Gela dello scorso anno.”

Prospettive per il suo futuro manageriale

“In questi giorni, fortunatamente qualche chiacchierata è stata fatta ,ma ad oggi la testa dice di aspettare perché vorrebbe fare altro, anche se il rischio di nn iniziare è alto,ma preferisco così. Del resto, mi affascina molto il settore giovanile, ma purtroppo per avere delle vere soddisfazioni, devi fare professionismo e purtroppo qui da noi in Sicilia nn è semplice”