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Svolta nel calcio dilettanti: addio al "vincolo sportivo?"

Svolta nel calcio dilettantistico” basta al vincolo sportivo a fronte del relativo tesseramento”, all’orizzonte il vincolo annuale, risultato che le società smettano di investire sui vivai. Questa settimana sarà decisiva per la riforma dello Sport voluta dal Ministro Vincenzo Spadafora, tra i vari temi trattati nel testo unico “la cancellazione del vincolo nei dilettanti”

L’argomento è all’ordine del giorno nel prossimo tavolo alla Commissione dello Sport: L'abolizione del vincolo sportivo nel mondo dilettantistico. La tutela dell'atleta, e poi la nascita di un vero Dipartimento per lo sport inglobato al Ministero con compiti di raccordo e indirizzo politico tra Coni, Sport e Salute, fino all' incompatibilità delle carriere tra sport e politica. La disciplina degli agenti, nuove norme su sicurezza e ristrutturazione / costruzione stadi e gruppi sportivi militari inseriti nella governance sportiva con possibilità di recuperare anche atleti con disabilità"..

Cosa prevede la riforma dello sport: Nella bozza del Testo Unico è stata proposta la misura che prevede la progressiva cancellazione del vincolo del cartellino anche a livello dilettantistico. Dall'originario vincolo a vita, si è passati a quello con una durata massima entro il ventiquattresimo anno di età, e l'attuale riforma sta maturando la totale cancellazione.

IN CHE COSA CONSISTE IL VINCOLO SPORTIVO: Il vincolo sportivo ricordiamo è il legame che si instaura tra un atleta dilettante ed una società a fronte del relativo tesseramento. In ambito professionistico, il vincolo fu abolito nel 1981. Tra i dilettanti invece, ancora oggi, il vincolo di tesseramento tra società detentrice del cartellino e calciatore, dura dal compimento dei 16 anni (o anche 14) fino al compimento dei 25 anni.

Per essere “libero” di cambiare squadra al 30 Giugno di ogni anno, il rimedio è rappresentato dalla sottoscrizione, all’atto di ogni tesseramento, dello “svincolo per accordo” tra il calciatore e la società (il famoso art. 108 noif). In sostanza, sinora, in questo lasso di tempo, se il calciatore avesse intenzione di cambiare società, lo può fare solo con il consenso della società di appartenenza. Varcata la fatidica soglia dei 25 anni, invece, il calciatore può chiedere autonomamente alla Federazione di essere svincolato d’ufficio ogni anno (art. 32bis noif).

Altre possibilità di essere svincolati? La possibilità è legata a casi particolari come il cambio di residenza in un’altra regione del tesserato, il fallimento della società, la mancata partecipazione del calciatore ad almeno quattro gare ufficiali durante la stagione sportiva o la stipula di un contratto da professionista.

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  Scritto da Redazione il 24/11/2020
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